Primo giorno a Monte Alpet Bike Village

Il sabato mattina,  come sempre io sono il primo a svegliarmi ed a svegliare gli altri. Ale e Sirio tra un grugnito e l'altro si alzano poco dopo. Facciamo colazione al rifugio sopra Cardini, Qui
dove la sera prima abbiamo trovato da subito un'ottima accoglienza e gentilezza da parte dei proprietari. Dopodiché, in bici, percorriamo una strada bianca che ci porta all'innesto con il sentiero Bob Marley, distante circa 300mt dal nostro camper, il quale ci porta a passare dal paesino dove si trova il noleggio bike, che fa anche da centro assistenza e manutenzione mezzi. Da li si scende ancora per arrivare alla partenza dell'impianto.
Facciamo il giornaliero, 18 euro, e via su. Seggiovia stile Sestola. Ma molto più lunga... che però lascia presumere una lunghezza non da poco dei sentieri. Lungo la seggiovia inizia il solito rito di prese per il culo a Sirio, ormai è una prassi e se non lo facciamo forse ci rimane male.
Si decide per il primo sentiero, il Bob Marley.
Partiamo con tranquillità, perché non conosciamo il tracciato e cerchiamo di capire cosa possiamo osare e cosa invece no. Il sentiero è lungo e spettacolare, a tratti in stile FLOW e in altri più tecnico e naturale, cioè meno lavorato. Iniziamo subito con i problemi però. Freni che vanno a pacco e smettono di frenare. Entrambe i posteriori, il mio e quello di Ale.
Facciamo ancora due discese, poi optiamo per una pausa pranzo. Ritorniamo verso il camper dove Ale ci prepara una super pasta con sugo fatto in casa!!! Spettacolare!!! Lo ha detto anche Lino.
Caffè e poi di nuovo in bici!!!



Via sul Rolling Stones e di nuovo sul Bob Marley, quest'ultimo è il sentiero che passa per il paese e quindi per il negozio. Spurgo per me e sostituzione impianto completo per Ale... 250 euro per una coppia di freni nuovi. Faccio anche finalmente conoscenza di persona con il grande Matteo Ganora, gran fotografo e ottimo rider. Persona squisita.
Si riparte. Proviamo il Jim Morrison, sentiero spaziale!!! Pieno di bob, step up, jump, ma tutto sempre ben segnalato ed il tutto evitabile, se qualcuno non se la sente di andare grosso.
Ma ormai si è fatto sera. Ultima discesa della giornata. Io mi prendo 2 minuti per scegliermi la musica giusta. Si perché ho rifatto l'impianto stereo nel casco come ai vecchi tempi.
Metto su la "nostra musica", quella con il quale chiudevamo io ed il "Marra" le nostre giornate.
Parto tranquillo, cerco lo stile di guida pulito, cerco il "FLOW"... si va. Il freno mi molla ancora di brutto, ma ormai sono nel limbo. La musica a palla, le curve che girano pulite, i salti che si lasciano andare con piccole stiloserie, i ricordi nella mente... ti ho sentito vicino Marco... gli occhi si sono riempiti di lacrime dietro la mascherina. Un malessere allo stomaco, come se stesse per esplodere. Un vortice di emozioni mi ha invaso anima e corpo. La discesa continua, curva dopo curva, salto dopo salto, l'emozione di sentirsi vivi e liberi, la consapevolezza di averti ancora con me, con noi.
Gran discesa. Come piaceva a noi chiudere le giornate.
Arriviamo al camper. Giornata di riding finita.
Una bella doccia e poi andiamo al rifugio.
Ci facciamo un antipastino con salumi e formaggi locali. Poi come sempre accade, la fame acceca Ale, il cinghi-ale, ed ordiniamo una super grigliata!



Ci facciam due chiacchiere, ci rilassiamo, ci prendiamo in giro come sempre. Tutto ci scorre intorno ma per noi è una bella giornata tra amici. Poi, appena le persone se ne vanno, ed il rifugio spenge tutte le luci, ci mettiamo sulle sdraio di fianco al camper nella più totale oscurità, a rilassarci guardando il cielo. La via lattea si vede ad occhio nudo, è uno spettacolo, ed ogni tanto qualche stella cadente ci saluta da lassù. Forse sei Tu che ci tiri le sassate vero?
Fine della serata, e che serata!
Bici, amici, cibo e birra, chiacchiere e risate. Che bellezza!
Ale si spara un sigaro e poi andiamo a nanna.

A domani. Valerio

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